Nella foresta il cervello umano si espandeva sempre di più a una velocità fenomenale. Questo processo terminò tra 200.000 e 150.000 anni fa. Il cervello ha smesso di espandersi e ha iniziato a restringersi. Questo punto chiave nel nostro viaggio evolutivo è stato notato ma raramente affrontato e il suo significato è stato completamente ignorato.
Christopher Ruff, della John Hopkins University, e i suoi colleghi hanno analizzato a fondo i reperti fossili per determinare l'evoluzione della massa corporea e le dimensioni del cervello delle varie specie di Homo che ci hanno portato fino a noi. I risultati mostrano che l’ipotesi di una progressione diretta da un antenato con il cervello di un pisello al moderno Homo sapiens ultra-intellettuale è decisamente traballante. Sembra che il cervello degli ominidi sia rimasto di dimensioni abbastanza costanti per un lungo periodo, da circa 1,8 milioni di anni fa fino a circa 600.000 anni fa. Ma poi, da 600.000 a 150.000 anni prima di oggi, i fossili mostrano che la capacità cranica dei nostri antenati è salita alle stelle. La massa cerebrale ha raggiunto il picco di circa 1.440 grammi (3,17 libbre). Da allora la massa cerebrale è scesa ai 1.300 grammi (2,87 libbre) tipici di oggi (Ruff 1997).
Naturalmente, le dimensioni del cervello da sole non raccontano tutta la storia. Le dimensioni del cervello sono correlate anche alle dimensioni del corpo, e il picco delle dimensioni del cervello corrisponde approssimativamente al picco delle dimensioni corporee dell’Homo sapiens arcaico (i Neanderthal). La diminuzione delle dimensioni del corpo dell’Homo sapiens sapiens (gli esseri umani moderni hanno due “saggi” nel nostro nome, ma ce lo meritiamo davvero?) negli ultimi cinquantamila anni ha aumentato il nostro rapporto tra dimensioni cervello e corpo a appena sopra i livelli di Neanderthal. Eppure lo abbiamo fatto rimpicciolendo i nostri corpi in misura maggiore di quanto si sia ristretto il nostro cervello. Ci sono prove che il nostro cervello si sta ancora rimpicciolendo e che negli ultimi diecimila anni potrebbe averlo fatto fino al 5%.